Un po’ di storia: la macchina da cucire

La macchina da cucire si presenta oggi come uno strumento digitalizzato e tecnologico in grado di creare modelli fantasiosi e realizzare cuciture complesse e sempre diverse in pochi attimi. Ma non è sempre stato così.

Anzi, niente meglio della macchina da cucire è un esempio dell’evoluzione dei tempi e dell’importanza dell’industria manifatturiera nella storia dell’uomo. Vediamo insieme brevemente l’evoluzione di questo apparecchio dai modelli delle origini azionati a mano ai ritrovati più moderni dotati di motore elettrico, computerizzati ed automatizzati.

Le origini

L’anno di invenzione della macchina da cucire è incerto poiché sono stati depositati diversi brevetti da persone diverse nel corso degli anni. Per convenzione, si è scelto il 1842 come data della nascita della macchina da cucire, anche se l’idea di cucire meccanicamente circolava già da un centinaio d’anni.

Questo strumento ha dato una vera e propria svolta all’industria manifatturiera. Infatti, la produzione su larga scala di macchine da cucire e il loro inserimento nelle fabbriche e nelle botteghe ha dato il via ad una velocizzazione della creazione d’abiti e ai primi nuclei industriali di produzione in serie.

Ovviamente, le macchine da cucire originali non avevano nulla a che vedere con gli apparecchi iper tecnologici a cui siamo abituati noi oggi. Le prime macchine erano azionate a mano, il perfezionamento ha poi portato ad un azionamento a pedale che permetteva di avere entrambe le mani libere e di poter maneggiare il tessuto più facilmente. Modifiche successive hanno portato alla facilitazione di lavori quali l’occhiellatura, il rammendo, il soprafilo la cucitura dei bottoni e il ricamo.

I giorni nostri

Oggigiorno la macchina da cucire è diventata praticamente un’entità autonoma a cui vengono impartite direttive tramite un computer che vengono poi eseguite alla lettera, senza bisogno di un eccessivo e costante intervento umano. Paradossalmente, il perfezionamento e l’innovazione raggiunta dalle case produttrici non ha reso questo strumento più diffuso e presente nelle case dei cittadini.

È raro, infatti, trovare qualcuno che abbia in casa una macchina da cucire digitalizzata e computerizzata. Questo non significa che questo dispositivo stia cadendo in disuso, ma che la familiarità del cittadino medio con lavori di taglio e cucito è diminuita notevolmente rispetto a cinquant’anni fa. Per questo motivo, le macchine cucire moderne sono prevalentemente per uso industriale.

Ciò non toglie che chi volesse potrebbe tranquillamente trovare uno strumento adatto alle sue necessità e budget in commercio. Infatti, esistono numerosi modelli di macchine da cucire alla portata di tutti: si differenziano tra meccaniche ed elettriche, e tra più e meno grandi, costose e robuste. Le macchine domestiche possono poi essere completate con l’aggiunta di accessori che possano rendere l’operazione di cucito più semplice e veloce, alla portata anche di chi è alle prime armi.

Una yogurtiera per un’estate più dolce

Lo yogurt è un alimento presente in quasi tutte le case: può essere consumato come colazione, come spuntino a metà mattina o metà pomeriggio, può essere usato per guarnire dolci o piatti salati e ne esistono di tantissimi gusti e qualità. Se siete amanti dello yogurt, cosa pensereste se vi dicessi che ora avete la possibilità di prepararlo direttamente da casa vostra?

Come si prepara lo yogurt?

Yogurtiere sono dei apparecchi piuttosto moderni che danno la possibilità a chiunque di creare lo yogurt con yogurtiera fatto in casa. I vantaggi sono molteplici: il prodotto sarà sicuramente più genuino e di origine controllata, senza additivi chimici o dolcificanti, potrete produrne quanto, quando e come volete e avrete la soddisfazione di averlo creato completamente da soli.

Inoltre, costituisce un grosso risparmio se considerato a lungo termine e permette di limitare gli sprechi di plastica. Il procedimento per produrre lo yogurt fatto in casa è piuttosto semplice: tutto quello che vi serve è del latte e dei fermenti lattici. Gli ingredienti vanno versati nella yogurtiera (dotata anche di vasetti, generalmente 7) che va avviata e lasciata lavorare indisturbata.

I vasetti pronti devono poi essere conservati in frigo e possono essere arricchiti con frutta o aromi personalizzati. Molto importante è che la yogurtiera non subisca urti o spostamenti durante la fermentazione affinché il processo chimico non venga disturbato. Per questo motivo sono da prediligere le yogurtiere dotate di sistemi stabilizzanti e di meccanismi antiurto che le proteggano e garantiscano un buon risultato finale.

Per che accessori optare?

Il numero e il tipo di accessori dipende dal modello di yogurtiera. Gli apparecchi base hanno funzioni limitate, producono un vasetto di yogurt alla volta e non possono essere arricchite con accessori particolari.

I modelli più avanzati, invece, possono essere dotati di timer, meccanismo di autospegnimento e contenitori più o meno grandi per contenere lo yogurt prodotto (possono infatti produrne anche più di un chilo alla volta). I contenitori, a loro volta, possono essere dotati di coperchi per chiusure ermetiche e di etichette dove annotarsi la scadenza del prodotto.

Ma la vera innovazione è rappresentata dalle yogurtiere che sono in grado di produrre anche altri prodotti come formaggi freschi o fermentati di alimenti di origine vegetale, ideali per la cucina vegana. In questo caso, stiamo parlando veramente del top della gamma, e chiaramente i costi si alzano di parecchio rispetto ai modelli base.

In queste yogurtiere è estremamente importante che sia incluso un termostato che permetta di regolare le temperature e un display digitale dove impostare la tipologia e la durata del lavoro. In questo modo potremo avere un controllo totale della qualità del prodotto finito e saremo in grado di gustare prodotti assolutamente genuini e 100% fatti in casa.

Magico festival del cinema di Venezia

Quando pensiamo a Venezia ci vengono in mente le gondole, il labirinto di calli strette, piazza San Marco, il ponte di Rialto, masse di turisti, le isole di Murano e Burano e molte altre cose ancora. Ma ciò che non possiamo lasciar fuori dall’elenco è il festival del cinema di Venezia che ogni anno si svolge nel Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

L’appuntamento annuale con questo festival è un must per gli appassionati e, almeno una volta nella vita, vale la pena assistervi. Si tratta, infatti, di un festival cinematografico tra i più antichi al mondo ed è un’occasione unica per vedere anteprime di nuovi film, per entrare a contatto con critici cinematografici e per veder sfilare gli attori più famosi di Hollywood che, di norma, alloggiano all’hotel Excelsior, un albergo extralusso che si affaccia su una spiaggetta privata.

La storia del festival

Il nome ufficiale del festival del cinema di Venezia è “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”, la prima edizione fu tenuta nel lontano 1932 ed è diventato, nel tempo, uno tra i più importanti appuntamenti per il mondo del cinema su scala mondiale, al pari del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, dell’Orso d’Oro e del Festival di Cannes.

Ed è secondo solo all’Academy Award (o notte degli Oscar) inaugurato addirittura nel 1929.
Di conseguenza, il riconoscimento assegnato durante il festival di Venezia è uno dei più ambiti ed importanti: il premio principale è il leone d’oro, simbolo, appunto, della città di Venezia (il famoso leone di San Marco). Ogni anno, il festival tiene luogo tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre

Curiosità

Essendo un punto di ritrovo per le personalità più brillanti ed eccentriche del panorama cinematografico internazionale, c’è da aspettarsi che l’ambiente del festival sia sempre frizzante ed emozionante, insomma, non ci si annoia di certo. Vediamo insieme alcune peculiarità dell’evento.

Innanzitutto, ogni festival che si rispetti deve avere una madrina che ogni anno viene scelta per bellezza, presenza scenica e talento, e si può dire che non lascia mai delusi. Lo scopo della mostra è di assegnare una serie di premi a registi, film e attori; potete bene immaginare, quindi, che la giuria sarà composta ogni anno da personaggi di spicco del mondo cinematografico: un team di esperti in grado di valutare e giudicare il lavoro proiettato sul grande schermo.

Infine, un po’ di sano gossip non manca mai: star italiane ed internazionali non perdono certo l’occasione di dar spettacolo e di attirare flotte di giornalisti, paparazzi e curiosi calcando il tappeto rosso accompagnati da una nuova fiamma o in solitaria.

E fa scalpore anche chi non si presenta: un’assenza ingiustificata all’impedibile mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia viene additata malevolmente da stampa, colleghi e fan; perciò anche le star più importanti ci pensano due volte prima di rinunciare all’evento.

Fascino della cultura giapponese

Quando pensiamo al Giappone ci vengono in mente due cose: il sushi e i samurai. Un po’ riduttivo per sintetizzare una cultura millenaria che ha influenzato il mondo intero. Il mondo orientale, ed in particolare il Giappone, hanno sempre esercitato un fascino misterioso sui turisti e curiosi europei e americani.

La contrapposizione e le diversità di quest’isola rispetto alle usanze occidentali saltano all’occhio e ci fanno venir voglia di immergerci in questa cultura accattivante. C’è da dire anche che il Giappone di oggi è molto diverso dal Giappone di un tempo. Storicamente, quest’isola è stata una degli ultimi paesi ad uscire dall’epoca medievale e dagli antichi sistemi gerarchici e sociali.

Il Giappone di oggi è il risultato della millenaria storia e cultura autoctone ma anche dell’influenza occidentale. Infatti, furono proprio gli americani a scrivere la costituzione del paese una volta finita la seconda guerra mondiale. Oggi, per quanto il Giappone abbia in vigore leggi molto rigide che regolano le migrazioni e l’installazione di stranieri nel paese, stiamo assistendo ad una graduale apertura e modernizzazione di una nazione che è sempre stata restia ai cambiamenti.

Arte e scrittura

Un primo elemento discriminatorio che salta all’occhio quando analizziamo la cultura giapponese è senza dubbio l’importante ruolo che arte e scrittura giocano nella storia e nell’identità nipponiche. La stesura dei caratteri della lingua giapponese scritta è considerata una forma d’arte di per se’.

Un solo simbolo può essere scritto e riscritto innumerevoli volte fino all’ottenimento dell’effetto desiderato. Questa perizia e importanza attribuita alla calligrafia spesso risulta incomprensibile agli occhi degli occidentali.Anche pittura, scultura e ukiyo-e sono elementi fondamentali che ci permettono di avvicinarci ad una comprensione della mentalità e sensibilità nipponica.

Queste forme artistiche ancora oggi sono piuttosto legate alle tecniche della tradizione dimostrando un profondo attaccamento ai valori antichi. Gli ukiyo-e sono stampe realizzate su blocchi di legno che hanno reso l’arte accessibile alle grandi masse.

La modernità

Oltre a mantenere un forte attaccamento (a volte anche inconscio) ai valori antichi (grazie anche alla religione), il Giappone di oggi è stato in grado di modificare la sua immagine a livello internazionale, emanando una sensazione di modernità e rinnovamento.

I giovani giapponesi sono oggi conosciuti in tutto il mondo per i loro gusti eccessivi e stravaganti che spesso rimandano ai manga: i fumetti giapponesi che hanno spopolato a livello internazionale. Inoltre, molte tra le principali città del Giappone di oggi hanno visibilmente subito l’influenza europea e statunitense per quanto riguarda la struttura architettonica e il tipo di locali in cui ci si può imbattere.

Un altro importante elemento che dimostra un progresso e una spinta alla modernizzazione della cultura nipponica è il fatto che il Giappone sia spesso all’avanguardia nello sviluppo di nuove tecnologie e nel settore industriale.